Pendiamo atto finalmente che il centrodestra dopo anni di
barricate, di opposizione, dentro e fuori il parlamento abbia cambiato idea, maturando
una posizione laica è responsabile nei confronti delle unioni civili. Del resto
è la società che da tempo ci chiede questo.
E’ evidente anche che si è avvicinata molto alla posizione del PD. Apprezziamo
la disponibilità dell’opposizione a voler discutere e trattare un tema così
delicato. Per chiarire bene la questione è bene
però fare un piccolo passo indietro, e comprendere come si è evoluto il tema
delle unioni civili.
Da molti anni infatti, il Partito Democratico ha individuato le
richieste che sono venute dal nostro tessuto sociale, portando il dibattito non
solo nei luoghi istituzionali, ma soprattutto nell’opinione pubblica, nella
società, organizzando incontri, dibattiti, momenti di discussione sia a livello
nazionale sia a livello locale tutto questo tra difficoltà e ostruzionismi politici,
spesso di convenienza. Abbiamo intercettato bisogni reali, sensibilizzato le
persone anche più scettiche sulla necessità’ e sull’importanza di regolamentare
il tema, in particolare sull’aumento dei modelli familiari, sulla diffusione
delle unioni di fatto e anche delle unioni tra persone dello stesso sesso,
poiché rappresentano il prodotto di un più generale processo di privatizzazione
e di secolarizzazione della cultura, del costume e delle forme della
convivenza.Si tratta della trasformazione della
coscienza e dei costumi sociali, cui la politica non può essere indifferente.
Esse infatti interpellano il legislatore, diviso tra l'esigenza di fare i conti
con l'evoluzione e la diffusione di nuovi costumi familiari e quella di un
ancoraggio etico-sociale. Il tema delle Unioni civili, ormai gode
di una grande condivisione in tutte le fasce della società Italiana, da più
parti si ritiene importante dare una regolamentazione seria, in linea con tutti
i paesi europei.Quindi un tema principale, anzi prioritario
per il Partito Democratico a tutti i livelli.
Regolamentazione a livello nazionale e
Posizione PD Al Senato in commissione Giustizia è in
discussione un DDL d’iniziativa Manconi e Corsini, relatrice senatrice
PD Monica Cirinnà. Il testo base corrisponde in pieno al modello
tedesco. Su questo anche i molti rappresentanti delle associazioni hanno
convenuto che l'istituto delle unioni civili è condivisibile ed accettabile.
Si tratta del cd. civil partnership alla tedesca: se approvato, importerebbe il modello tedesco
delle unioni gay, con gli
stessi diritti dei matrimoni etero, niente adozione classica ma stepchild
adoption e cioè l'adozione dei figli del partner.
Proprio per non incorrere in possibili nuovi
ricorsi alla Corte costituzionale. La legislazione vigente nella maggior parte
dei Paesi europei e occidentali non prevede una dicotomia tra diritti delle
coppie omosessuali e quelli delle famiglie eterosessuali, infatti anche la Corte
di Strasburgo obbliga a considerare famiglie le coppie omosessuali. Come un
testo sulle unioni civili debba avere necessariamente come modello la legge
tedesca del 2014, che riconosce la reversibilità della pensione, la parità di
trattamento fiscale e la adozione del figlio biologico del partner, non potendo
certo riprodurre parti della vecchia legge del 2001 che sono state già
dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale tedesca e, soprattutto, dalla
Corte europea di Giustizia: la Corte europea sarà il giudice anche della legge
italiana e vi deve essere la consapevolezza che una disparità di
regolamentazione fra la unione civile (per le coppie dello stesso sesso) ed il
matrimonio (per le coppie di sesso diverso) nascerebbe già come disposizione "morta"
in quanto in radice illegittima.
‘La disciplina della pluralità delle forme della
convivenza rappresenta infatti l’attuazione del dovere dello Stato di tutelare
la libertà di realizzazione della persona nei suoi rapporti con gli altri
(articolo 2 della Costituzione), non potendosi imporre la rigida alternativa
tra il vin-colo (sacramentale o legale) del matrimonio e l’assoluta irrilevanza
giuridica delle forme di vita associata che da tale modello prescindano
(soluzione obbligata, questa, per chi, come gli omosessuali, non possa
sposarsi)’
Livello locale, cioè al programma elettorale del centrosinistra a Muggiò
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Programma Centrosinistra - Famiglia e
diritti civili
Sarà istituito un apposito Tavolo, partecipato anche da componenti
rappresentative della società civile, per affrontare l’istanza sociale posta da
relazioni affettive che non sono riconosciute famiglia.
…..
Inoltre il
documento firmato dal Sindaco con le associazioni familiari di Monza e Brianza,
prevede un percorso specifico.
Manifesto del Forum delle Associazioni
Familiari di Monza e della Brianza - Politiche con la famiglia e non solo per la famiglia
Istituire un apposito Tavolo, partecipato anche da componenti
rappresentativi della società civile, per affrontare l’istanza sociale posta da
relazioni affettive che non sono riconosciute famiglia.
Con lo scopo di individuare soluzioni amministrative, nell’alveo della
costituzione nei limiti delle competenze comunale, atte a garantire il
godimento dei diritti civili di ciascuna persona, anche di unioni basate su
vincolo affettivo, mutualità solidarietà dovuta a parentela affido ecc
L’obiettivo è quello di
coinvolgere tutte le componenti della nostra comunità, raccogliendo istanze
bisogni e indicazioni, cercando di garantire un’ampia partecipazione. Questo
non vuol dire che sarà questo tavolo a scrivere il regolamento. Sarà poi la
commissione regolamenti che presenterà il documento. Sempre se non sia intervenuto
prima la legge nazionale…cosa che auspico vivamente.
Regolamento Unioni civili di Monza
A Monza l’amministrazione di
centrosinistra, ha già approvato un registro delle le unioni civili, approvato
dallo stesso Forum. Questo potrebbe essere una traccia da cui partire.
Situazione a Muggiò
Inoltre a ben precisare, non
siamo proprio scoperti a Muggiò dato che i diversi regolamenti comunali tengono
conto del concetto di famiglia anagrafica.
Infatti è considerata "famiglia" dal punto di vista
anagrafico "un insieme di
persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela
o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso
comune ".
Alcuni regolamenti del comune, tengono conto di questa definizione, come ad
esempio il ‘Regolamento di Disciplina per la concessione di
contributi e sussidi economici a persone fisiche’ Art.11- DEFINIZIONE
DEL NUCLEO FAMILIARE Ai fini del presente Regolamento per “nucleo familiare” si
intende la “famiglia anagrafica” ossia quella risultante dallo stato di
famiglia e cioè l’insieme di persone legate da vincoli di matrimonio,
parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed
aventi dimora abituale nello stesso Comune.
Come anche altri regolamenti per ottenere
l’agevolazione per accedere ai servizi comunali (Regolamento ISEE es tariffe asili nido, Refezione scolastica, Servizi
Domiciliari per anziani ecc )
Quindi se l’obiettivo dell'opposizione era quello di conoscere la
posizione della maggioranza in merito alle ‘unioni di fatto’, allora bastava
leggere il nostro programma elettorale, e il documento firmato dal sindaco ‘Manifesto politico del forum delle
associazioni familiari’ con il forum famiglie di Monza e Brianza, per avere
un quadro chiaro della nostra posizione e di quello che faremo.
Certo che siamo favorevoli
alle ‘Unioni civili’. Il
tema dei diritti civili ed in particolari delle unioni di fatto è stato da
sempre prioritario per il PD e continuerà ad esserlo.
Ribadito questo, bisogna poi declinare realmente cosa fare e come e
successivamente metterlo in pratica. Su questo che bisogna confrontarsi
realmente, senza posizioni ideologiche preconcette. Considerata la disponibilità
dell’opposizione ad affrontare il tema, possiamo iniziare un percorso insieme,
nel rispetto però del nostro programma elettorale del centrosinistra.
In merito alla Mozione invece, così com’è stata presentata, cioè priva di
un regolamento completo, su cui basare una discussione, a tratti generica, a
tratti con espressioni poco chiare, può essere solo respinta. Sarebbe inutile
cominciare a discuterne pubblicamente adesso. E’ molto riduttivo, anzi si
rischia di deviare dalla questione reale.
Che contano sono come sempre i risultati: quello che è successo in Consiglio comunale NON fa certo onore al PD!
RispondiEliminaChiaramente l'area "cattolica" di questa ancora importante forza politica ha una volta di più avuto la meglio. Ma NON è certamente questo il sentire della cittadinanza. Certo che chi si tappa le orecchie.....
Quello che si poteva fare era cominciare a scrivere la prima pagina del libro, poi le altre sarebbero state completate con chi ci sta ad entrare seriamente nel merito di questa questione.